La Leggenda della Fontana degli Innamorati

Accanto alla maestosa Fontana di Trevi, tra i marmi scolpiti e il suono eterno dell’acqua, si nasconde un piccolo angolo carico di poesia: la Fontana degli Innamorati.

È una semplice vaschetta, quasi timida, posta sul lato destro della grande fontana, dalla quale sgorgano due zampilli limpidi provenienti dall’antico Acquedotto Vergine.
Eppure, dietro quella discrezione si cela una delle leggende più romantiche di Roma.

Si racconta che, nei secoli passati, le coppie di giovani innamorati venissero qui la sera, quando la piazza si svuotava e la luce delle lanterne si rifletteva sull’acqua.
Raccoglievano insieme un sorso dalla piccola fontanella, bevendolo nello stesso momento, guardandosi negli occhi.

Quel gesto semplice, ma solenne, era una promessa d’amore eterno: chi avesse bevuto quell’acqua con la persona amata non si sarebbe mai dimenticato di lei, qualunque destino li attendesse.



Spesso, erano ragazzi in procinto di separarsi: un soldato in partenza, un marinaio, un giovane che lasciava Roma in cerca di lavoro o fortuna.

Prima dell’addio, si davano appuntamento alla Fontana di Trevi, bevevano l’acqua della fontanella e si promettevano di tornare.
L’acqua, simbolo di purezza e fedeltà, diventava così un vincolo invisibile, un pegno d’amore che avrebbe resistito alla distanza e al tempo.

Ancora oggi, mentre le monete volano nella grande vasca della fontana principale, pochi notano la piccola Fontana degli Innamorati, silenziosa custode di promesse sussurrate e sentimenti sinceri.


Chi conosce la leggenda, però, si ferma.


A volte, due mani si intrecciano, due volti si avvicinano e l’acqua torna a unire due cuori, proprio come un tempo.

La Fontana degli Innamorati non è solo un frammento di Roma: è un simbolo dell’amore che resiste, discreto ma eterno, come lo scorrere dell’acqua che non smette mai di cantare.

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